il 7 maggio 2014 le classi terze della Scuola Secondaria di I grado di Traona hanno incontrato gli Alpini di Traona e dei comuni limitrofi. ecco come alcuni alunni raccontano l’incontro e le impressioni che hanno riportato.
Mercoledì 7 maggio 2014 gli Alpini sono venuti nella nostra scuola. Ci hanno parlato della loro Associazione, l’ANA, che nel 2019 compirà cento anni.
Al mondo ci sono circa 380000 alpine e alpini, presenti in tutti i continenti, tranne l’Asia, e suddivisi in 81 sezioni.
Durante l’introduzione, il presidente della Sezione di Sondrio Gianfranco Giambelli ha elencato le missioni più recenti degli Alpini; per esempio alcuni anni fa hanno costruito 33 case in Abruzzo, nella zona di Fossa, una città colpita dal terremoto del 2009. Il responsabile ha poi dedicato ampio spazio al racconto del ruolo svolto dagli Alpini nella storia, dalla loro nascita alla partecipazione all’unificazione italiana, alla Prima e alla Seconda guerra mondiale.
Al termine di questa introduzione abbiamo ascoltato la commovente testimonianza del signor Antonio Rasica, un reduce della campagna di Russia che ha combattuto su tutti i fronti della Seconda guerra mondiale. Antonio ha raccontato del tempo che ha passato in Russia, nella Divisione Tridentina, formata interamente da Alpini italiani; ha sottolineato il valore della solidarietà che provano gli Alpini l’uno verso l’altro, sempre pronti a salvarsi la vita a vicenda, senza neppure conoscersi.
La testimonianza di Antonio per le classi partecipanti all’incontro è stata interessante, istruttiva, commovente, semplicemente unica. (L.A. e V.B., III B)
L’incontro con gli Alpini è stato molto commovente; particolarmente toccanti sono state le storie che ci ha raccontato Antonio Rasica, un alpino originario di Sacco, reduce della Seconda guerra mondiale. Antonio, con grande lucidità e ricchezza di particolari, ci ha narrato vari episodi della sua vita durante la guerra. Io mi sono commosso quando ha descritto la tragica morte di un suo compagno a causa di un bombardamento. Inoltre ho capito quanto i soldati soffrirono per la fame, quando Antonio ha riferito di come un suo compagno ammazzava i maialini, fingendo un incidente, per poi poterli mangiare.
Riguardo al corpo degli Alpini, il responsabile Giambelli ci ha detto che ancora oggi essi operano in Italia, soprattutto nelle zone in cui sono avvenute catastrofi naturali come terremoti e alluvioni. Affiancando la Protezione Civile, gli Alpini soccorrono i senzatetto, costruiscono case e fanno molti altri interventi utili alla società, quali ad esempio la pulizia dei fiumi.
Incontrare gli Alpini mi ha fatto venire voglia, un giorno, di essere uno di loro; però il signor Giambelli ci ha detto che, per entrare nel corpo degli Alpini, è necessario avere dei punti che si ottengono soprattutto con dei bei voti scolastici, dal che ho capito che sarà dura entrare a farne parte! (J.M., III A)
Mercoledì 7 maggio 2014 alla Scuola secondaria di I grado Ezio Vanoni di Traona sono arrivati alcuni rappresentanti degli Alpini della provincia di Sondrio, che ci hanno illustrato cosa fa la loro Associazione, dove e con quali mezzi. Il loro Presidente, il signor Giambelli, ci ha spiegato, anche attraverso fotografie, come intervengono quando si verifica un terremoto o un’altra calamità naturale e ha detto che il loro ospedale da campo è il primo in Europa. In particolare per le popolazioni colpite dal terremoto del 2009 in Abruzzo, gli Alpini hanno costruito un piccolo villaggio di 33 case e una chiesa a Fossa, un paesino distrutto dal sisma. Successivamente ha mostrato le immagini del bellissimo Asilo del Sorriso, che hanno costruito in Russia, e della casa super-tecnologica, edificata in provincia di Pavia, per un loro compagno, rimasto paralizzato a cause delle ferite riportate durante la guerra in Afghanistan. Giambelli ci ha riassunto la storia del corpo degli Alpini: quando sono nati (1872); quando è nato il loro cappello (1906); quante medaglie al valore hanno ricevuto (215); ha inoltre ricordato quando è nata la bandiera d’Italia (7 gennaio 1797) e il significato dei suoi colori (verde = uguaglianza, bianco = autorità, rosso = coraggio).
In seguito ha parlato Antonio Rasica, un reduce di guerra, che ci ha illustrato la sua durissima esperienza in guerra. Antonio ha combattuto su tutti i fronti, in Grecia, in Francia e in Russia, dove è stato anche incarcerato per diversi mesi.
A fine mattinata Antonio, come fa in tutte le scuole, ha assegnato un voto per l’attenzione e la partecipazione di noi alunni durante l’incontro: il voto era molto buono e noi siamo stati orgogliosi di aver ottenuto la sua approvazione, perché le sue parole ci hanno emozionato e commosso.
(L.A., IIIA)
Lavoro consegnato dall’insegnante MORASCHINELLI SIMONA